Esposizione ai campi elettromagnetici e tumori
Che relazione c’è tra i campi elettromagnetici e tumori?
Non c’è alcuna relazione tra campi elettromagnetici e tumori perché non ci sono prove scientifiche che lo dimostrano.
Le Higher-frequency EMFs, raggi X e Gamma possono provocare danni alla cellula e al DNA, ma per quanto riguarda Low- to mid-frequency EMFs, non ci sono prove scientifiche che possano causare tumori.
Non è da escludere, né si può affermare con assoluta certezza, che l’esposizione ad un campo magnetico, anche a bassissima frequenza, sia nocivo alla salute umana.
Queste sono le affermazioni fatte dalla scienza e dai ricercatori, ma se analizziamo il problema con un ottica diversa possono sorgere dei dubbi.
Per rispondere alla domanda: che relazione c’è tra i campi elettromagnetici e tumori?
Dobbiamo tener conto della Legge Universale: prima di ogni evento chimico c’è sempre un evento fisico.
Il Big Beng, non avrebbe avuto inizio se non ci fosse stata una forza, a noi sconosciuta, che innestava tutto il processo di creazione dell’Universo, la bomba atomica non esplode se non vi è una forza che attiva il detonatore.
La forza che innesca le reazioni è di origine fisica e si trasmette sotto forma di vibrazione, di frequenza.
L’uomo non riesce a nutrirsi se non porta il cibo alla bocca per masticarlo, la masticazione a sua volta, attiva gli enzimi che sono nella bocca e solo così ha inizio il processo chimico della digestione.
I vari processi chimici vengono sempre attivati da un evento fisico, che si trasmettono con frequenze.
La scienza moderna non sa con precisione cosa attiva o disattiva una reazione chimica, non sa se una determinata frequenza può attivare o disattivare una processo chimico o alterare la struttura del DNA o una membrana cellulare.
La fotosintesi clorofilliana, definita un processo chimico, non avviene se non c’è luce del sole che converte le molecole di anidride carbonica, acqua e glucosio e, la luce del sole, si trasmette con frequenze.
Un’esposizione al sole o lettini o lampade solari, senza le protezioni adeguate, può provocare l’insorgenza di tumori della pelle a causa dei raggi ultravioletti UVA e UVB, in questo caso abbiamo la certezza che queste frequenze alterano le cellule inviandole una frequenza, un informazione.
Abbiamo anche la certezza che il corpo umano, grazie al sole, produce la Vit. D, senza doverla assumere.
Questi due esempi dimostrano che la luce solare può essere allo stesso tempo benefica e dannosa, allora chiediamoci le onde di WiFi o di un telefono cellulare non possono comportarsi allo stesso modo?
I campi elettromagnetici provocano un riscaldamento del corpo umano, ma non sappiamo quale informazione queste frequenze inviano alle cellule.
Non sappiamo se un tumore si attiva per un informazione in Hertz o MegaHertz o GigaHertz e, a sua volta, non sappiamo se si può disattivare un tumore con la frequenza inversa in Hertz o MegaHertz o GigaHertz.
La risposta alla domanda che relazione c’è tra i campi elettromagnetici e tumori è che, forse, i campi elettromagnetici, non sono direttamente responsabili dell’insorgenza del cancro, ma possono inviare un informazione alla cellula, attivando processi biochimici, per la sua degenerazione o per la sua guarigione; nello stesso modo di quando attiviamo un telecomando e, le frequenze invisibili e inaudibili, aprono o chiudono il cancello di casa.
In cristalloterapia si consiglia di tenere in tasca o sulla scrivania dove c’è il computer la tormalina nera che ha “potere” di schermarci dalle radiazioni emesse dagli apparecchi elettronici.
(NB Il testo italiano, ortografia e punteggiatura, non sono perfetti perché sono adattati a Google Traduttore e Balabolka).
@DrTraverso titolare del Copyright 2017
Fonte
Electromagnetic Fields and Cancer
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