Quali sono i geni che controllano l’appetito?
Grelina e resistina due geni che controllano la fame
Grelina e resistina sono due geni che controllano l’appetito
La dieta personalizzata grazie al test del DNA prende in considerazione, nell’area dedicata alla gestione dell’appetito, eventuali modifiche dei geni Grelina e Resistina
Grelina GHSR .
Il gene GHSR codifica il ricettore della grelina, ormone prodotto dallo stomaco e dal pancreas, che stimola l’appetito.
Questo peptide stimola il rilascio dell’ormone della crescita, quindi aumenta l’appetito e facilita l’accumulo di grasso e può interagire con il metabolismo del glucosio.
La grelina pertanto, può influenzare lo sviluppo dell’obesità attraverso il suo ruolo nel controllo del bilancio energetico, dell’assunzione di cibo e di conseguenza, della regolazione del peso corporeo.
I livelli di grelina si incrementano prima dei pasti e decrementano circa un’ora dopo.
I soggetti portatori dell’allele A sembrano predisposti a consumare grandi quantità di cibo e di conseguenza aumentare di peso.
La presenza allele A (AAo AG) predispone all’assunzione di grandi quantità di cibo e quindi una tendenza all’obesità.
I polimorfismi nel promotore della GHSR, possono modificare le variazioni del peso corporeo durante l’intervento a lungo termine sullo stile di vita e influenzare la segnalazione del recettore della grelina attraverso la modulazione dell’espressione genica della GHSR.
Resistina
Il gene della resistina codifica per una citochina espressa dai monociti e dagli adipociti.
Questa citochina è implicata nell’infiammazione e nell’omeostasi energetica.
Numerosi studi evidenziano come i livelli plasmatici di questa citochina risultano incrementati nei
soggetti obesi.
È stato dimostrato che la resistina provoca “livelli elevati di colesterolo ” cattivo ” ( lipoproteine a bassa densità o LDL), aumentando il rischio di malattie cardiache.
La resistina inoltre accelera l’accumulo di LDL nelle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiache.
Una forma non ottimale del gene determinerebbe un incremento dell’espressione di questa citochina.
Questa forma è stata correlata con un aumento del BMI, l’obesità e sindrome metabolica.
Sono state inoltre descritte associazioni con un aumentato rischio di diabete di tipo 2.
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Fonte
Nutraceutica e Nutrigenomica La bionutrizione cellulare in funzione del proprio DNA Giuseppe Di Fede, Giorgio TerzianiCompralo su il Giardino dei Libri |