Uno studio scientifico sul miele di Manuka
Ulcera gastrica e il miele di Manuka
Il miele di Manuka è un miele uniflorale di colore scuro con molte attività farmacologiche naturali.
Questo miele deriva dall’albero di Manuka, Leptospermum scoparium, appartenete alla famiglia delle Myrtaceae, cresce in Nuova Zelanda e nella regione orientale dell’Australia.
A differenza della maggior parte dei trattamenti alternativi, esistono prove scientifiche e di supporto ai benefici terapeutici.
Molti studi scientifici hanno messo in evidenza un attività antimicrobica, antiossidante e la sua potenzialità per quanto riguarda la guarigione delle ferite.
Ha un acidità compresa tra 3,2 e 4,5, questa acidità ha dimostrato di promuovere la guarigione delle ferite, inoltre blocca gli enzimi che denaturano le proteine e i peptidi.
Il miele ha poca umidità quindi attira l’acqua dalle cellule dei batteri.
I batteri hanno bisogno di acqua per crescere e sopravvivere senza acqua, conseguentemente muoiono.
L’alta concentrazione di zucchero nel miele quindi aiuta a proteggere le ferite.
Ulcera gastrica e il miele di Manuka
Nell’anno 2016 è stato fatto uno studio “Potenziale antiossidante, antinfiammatorio e anti-ulcera del miele di Manuka contro l’ulcera gastrica nei ratti”
L’equipe di ricercatori era coordinata dal biologo Saad B. Almasaudi e dal farmacologo Nagla A. El-Shitany
Questi ricercatori hanno provocato un ulcera gastrica con etanolo nei ratti e come farmaco di controllo hanno usato il farmaco Omeprazolo.
L’alimentazione a breve termine del miele non ha determinato un aumento dei livelli di colesterolo HDL, rispetto ai livelli basali o ad altri trattamenti dietetici ed inoltre, la supplementazione a base di miele nei ratti non diabetici, non ha alterato le concentrazioni seriche di glucosio.
Questo miele ha significativamente ridotto l’indice delle ulcere, ha protetto completamente la mucosa dalle lesioni e conservato la glicoproteina della mucosa gastrica.
Uno studio recente ha rivelato che è un antiossidante e antibatterico più efficace rispetto al miele di acacia e al miele di carota selvatica, probabilmente a causa del suo alto contenuto di fenolo.
Studi recenti mettono in evidenza inoltre che Helicobacter pylori è suscettibile a questo miele, quindi può essere un valido aiuto in caso di ulcere, bruciori di stomaco e reflusso gastro esofageo .
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Classificazione del miele di Manuka e metilgliossale.
Il miele esercita una funzione antimicrobica sulla base del suo abbondante contenuto di metilgliossale.
Il metilgliossale è stato approvato dalla ricerca scientifica per essere il composto chiave di questo miele.
Nello studio scientifico sull’ulcera gastrica e la concentrazione di metilgliossale era al 20.
Il miele di Manuka è etichettato con una classificazione unica del fattore Manuka (UMF).
Questo numero descrive i livelli di MGO.
L’intervallo per il punteggio UMF
Da 0 a 4: è presente una quantità non rilevabile
Da 5 a 9: sono presenti bassi livelli
10 – 15: sono presenti livelli utili
da 16 in poi : sono presenti livelli superiori e di alto livello
Più alto è il numero UMF, maggiore è il livello di questi composti.
Il massimo beneficio si ha utilizzando quello con un UMF alto.
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La storia dell’arbusto del manuka e del miele che ne deriva
Le proprietà antibiotiche di questo prezioso alimento e del principio attivo che lo distingue dagli altri mieli, il metilgliossale, che è contenuto in grandi quantità solo nel miele di manuka
I dati scientifici del suo uso terapeutico e i vantaggi per la nostra salute