Olio di girasole le sue propretà
L’olio di semi di girasole contiene acidi grassi che con la vitamina E, hanno proprietà antiossidanti.
Vitamina K1 e diversi fitosteroli, come polifenoli, squalene e terpenoidi.
I fitosteroli, sono in grado di ridurre il tasso di colesterolo LDL nel sangue.
- Energia 884 kcal
- Totale lipidi 100 g
- Colina 0.2 mg
- Vit. E 41.08 mg
- Vit K 5,4 µg
E’ utile per dare tono ai capelli, non fa male al cuore, aiuta la digestione ed è un valido amico della pelle.
In cucina deve essere consumato a crudo, la cottura non deve superare gli 80° perché in grado di rilasciare composti tossici chiamati aldeidi.
Produzione
La produzione mondiale di olio di semi di girasole è 15.848.036 all’anno.
I maggiori paesi produttori di olio di girasole sono
Ucraina tonnellate 4.400.324
Russia 4.063.080
Argentina 931.700
Turchia 721.882
L’Italia è al 18 posto con una produzione di 135.300 tonnellate
L'alternativa l'olio di colza
L’olio di colza è un grasso vegetale ottenuto dai semi di piante appartenenti al genere Brassica.
E’ stato introdotto in cucina alla metà del 1800.
Considerato un prodotto di qualità inferiore rispetto ad altri oli vegetali o addirittura potenzialmente pericoloso per la salute perché è uno degli oli vegetali più poveri di grassi saturi.
Inoltre contiene acido erucico, che può causare problemi di salute come difficoltà respiratorie e cecità.
In Canada che è il maggior produttore di olio di colza è stata fatta una varietà a basso contenuto in acidi grassi saturi ed acido erucico, chiamata Canadian Brassica o più semplicemente Canola.
Minor reperibilità, aumento dei prezzi
L’olio di semi di girasole è sicuramente il prodotto che a breve termine darà un indicazione di quello che sta succedendo.
In Inghilterra l’azienda Edible Oils di Erith, la più grande confezionatrice di olio ha terminato le scorte di girasole e sta cercando di mettere in produzione olio di colza o canola.
Anche le vendite on line sono esaurite, Amazon ha pochissime offerte a prezzi raddoppiati tanto da essere quasi uguali ad un olio d’oliva
Le sanzioni che sanzionano
La scelta di fare le sanzioni alla Russia, si sono rilevate, in alcuni casi, un boomerang.
Abbiamo visto che non c’è per il momento un alternativa al gas russo, perché pur avendo firmato un contratto con gli U.S.A. vi sono problemi che si possono eliminare non prima di 3 anni.
Il pagamento in rubli/oro adesso è una condizione non solo per il gas, ma per tutte le merci prodotte in Russia.
L’economia mondiale ha avuto così un cambiamento che ha portato alla carenza di prodotti.
Prodotti come l’olio di soia o di canola, alternative al girasole, che prima aveva un mercato limitato, sono aumentati e altri oli come l’olio d’oliva extra vergine aumenterà di prezzo.
L’Ucraina quest’anno produrrà pochissimo olio perché la stagione della semina per aver il raccolto ad ottobre è aprile e quindi per minimo 18 mesi non vi sarà un raccolto.
La Russia, non essendo coinvolta sul territorio pianterà i girasoli e poi venderà a paesi terzi come la Turchia, che a sua volta venderà ad altri paesi e alla fine l’Unione Europea avrà ancora l’olio di girasole.