La pandemia del Covid 19 ha creato un informazione univoca basata esclusivamente sui dei “sieri sperimentali” tralasciando tutte le altre possibilità di cura.
I vari Ministeri della Salute hanno creato una disinformazione e notizie senza alcuna prova scientifica sull’inefficacia e tossicità dei nutraceutici che, secondo studi pubblicati su PubMed dai vari ricercatori mondiali, possono essere efficaci nella cura del Covid e nelle sue complicazioni post malattia.
L’Ivermectina è stato il primo farmaco che la comunità scientifica ha demonizzato.
Satoshi Ōmura, premio Nobel nel 2015, scopri il Streptomyces avermitilis che che poi fu purificato dal Dott. Campbell.
L’Istituto di Biofisica di Milano nel 2009 brevetta le sue capacità antivirali.
Nel 2021 l’OMS usa ad insaputa di tutti, per fermare l’ondata di infezioni fa un aggressivo programma usando l’Ivermectina e Doxicilina
Sul sito di PubMed vi sono sull’Ivermectina 9.661 studi scientifici, nello specifico 502 studi su farmaco e il Covid 19
I Nutraceutici sono i prodotti naturali che hanno l’attività funzionale d’integrare la dieta.
In commercio troviamo moltissimi prodotti d’origine naturale e anche numerosi studi scientifici che ne confermano la loro attività salutare.
Nella cura del Covid 19 e nel post Covid o lungo Covid i ricercatori hanno trovato che alcuni di essi si sono dimostrati utili.
Curcuma, Ananas, Zenzero e Tè verde sono le principali piante studiate insieme alle vitamine.
La Curcuma Longa, il cui principio attivo è la curcumina, è un tubero usato sin dall’antichità.
Oggi secondo la circolare del Ministro Speranza, questo principio attivo non ha ” evidenze scientifiche a supporto degli effetti fisiologici ” e di conseguenza elimina le linee guida degli effetti fisiologici previsti precedentemente.
Su Pub Med però troviamo 21.964
Studi sull’attività antiinfiammatoria, sui tumori, artrite, osteoartrite e non mancano gli studi sulla curcuma e il covid 19
Il principio attivo dell’Ananas è la bromelina, quest’enzima è riconosciuto da tutto il mondo scientifico come un antiinfiammatorio e vi sono oltre 2.000 studi
Anche per la bromelina non mancano gli studi correlati al Covid o con i tumori .
Lo Zenzero (Zingiber officinale) i cui principi attivi sono i gingeroli è molto studiato dai ricercatori
Troviamo 58 studi sul Covid 19 ed oltre 600 sul trattamento del cancro.
Il Tè verde e i suoi principi attivi catechine, polifenoli, ed in particolare l’epigallocatechina gallato, è sicuramente tra queste, la pianta più studiata.
La libreria della medicina riporta quasi 40.000 ricerche scientifiche
L’attività di questa pianta è stata studiata anche per il Covid 19 e per i tumori
Nonostante gli studi scientifici effettuati dai ricercatori, i nutraceutici, non solo non vengono consigliati, ma si cerca di dissuadere le persone, impaurendoli con false informazioni.
Affermare che non ci sono “evidenze scientifiche” non solo ci fa capire che chi ha emanato la circolare non è ben informato e non ha rispetto nei confronti dei ricercatori mondiali che hanno speso ore di studio per provarne la loro efficacia.
Le scelte fatte dai politici, molte volte non sono compatibili con la scienza, ma la salute delle persone non si cura con la politica.
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